Cari amici,
in occasione dell’uscita dell’Epistolario (1814-1837) di Belli, a cura di Davide Pettinicchio (Macerata, Quodlibet, 2019), il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli propone un convegno di studi articolato in tre incontri dedicati alle lettere belliane e alle prospettive di ricerca aperte dalla scrittura epistolare ottocentesca.
Il primo incontro si svolgerà mercoledì 27 novembre alle ore 17 presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Gli altri due si terranno al teatro Argentina il 21 gennaio e il 20 febbraio 2020.
Vi aspettiamo!
Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli
prof. Marcello Teodonio
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Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
Teatro Argentina
CONVEGNO DI STUDI
“Mio caro Checco, ti scrivo ma non so quello che ti dirò”
L’epistolario di Giuseppe Gioachino Belli
27 novembre 2019
ore 17-19
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
- Giulio Vaccaro, “Mi confermo vostro affezionatissimo”. Scritture epistolari nell’Ottocento romano
- Marcello Teodonio, Le lettere come fonte della vita di Belli
- Eugenio Ragni, Le lettere di Belli come testo letterario
- Davide Pettinicchio, “Bellino mio”. Le lettere del conte Francesco Maria Torricelli
21 gennaio 2020
ore 17
Teatro Argentina
- Laura Biancini, Le lettere di Belli come testi da lettura scenica
18 febbraio 2020
ore 17
Teatro Argentina
- Rita Fresu, Belli epistolografo: dalla lingua letteraria alla lingua comune
- Leonardo Lattarulo, Le lettere come laboratorio dei sonetti
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Scheda del volume
– 1300 pagine;
– 597 lettere di Belli, di cui 150 completamente inedite;
– le lettere sono presentate in edizione critica;
– sono riportate anche, in forma completa o parziale, circa 500 lettere dei circa 100 corrispondenti;
– di tutte queste lettere, di Belli e dei suoi corrispondenti, si è lavorato sugli originali;
– il lavoro di ricerca si è svolto a Roma (Biblioteca Nazionale Centrale; Archivio Storico della Banca Unicredit; Archivio di Stato; Biblioteca Apostolica Vaticana; Biblioteca Museo Teatrale Siae), Bologna (Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio), Firenze (Biblioteca Nazionale Centrale), Forlì (Biblioteca Comunale Aurelio Saffi), Fano (Biblioteca Federiciana), Fossombrone (Biblioteca Civica Passionei), Pesaro (Biblioteca Oliveriana), Macerata (Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti), Spoleto (Archivio di Stato);
– è stato inoltre possibile visionare i documenti custoditi negli archivi privati degli eredi di Belli, di Amalia Bettini e di Antonio Lazzarini.