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“La strada è lunga ma er deppiù l’ho fatto”. Trilussa

Nell’ambito della rassegna La lingua della veritàLa letteratura in romanesco da Belli ai giorni nostri a cura del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli giovedì 14 novembre ore 17.30 la Biblioteca Valle Aurelia ospiterà l’incontro La strada è lunga ma er deppiù l’ho fatto. Trilussa con Claudio Costa e le letture di Gemma Costa.

Conosceremo da vicino Carlo Alberto Camillo Salustri detto Trilussa, poeta, scrittore, giornalista, vissuto tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, particolarmente noto per le sue composizioni poetiche in dialetto romanesco.


Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili. 
Non mancate!

«Er tormento de la scola»

Il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli, la Fondazione Ernesta Besso e la Fondazione Camillo Caetani presentano:

«Er tormento de la scola» – L’educazione nei testi e ai tempi di Belli

Roma, Fondazione Camillo Caetani, via delle Botteghe Oscure 32, 19 novembre 2024

Il progetto educativo di riferimento di Giuseppe Gioachino Belli è quello reso esplicito in una sua lettera del luglio 1829 in cui chiedeva a Michele Viale (Uditore della Nunziatura Apostolica a Lucerna) se in Svizzera ci fossero “stabilimenti pubblici” capaci di formare “un fanciullo romano, destinato dal padre a divenire, per quanto le felici sue disposizioni lo consentano, Uomo religioso e non superstizioso, amico più dell’onore che della riputazione, coraggioso e non temerario, franco e non impertinente, obbediente e non vile, rispettoso senza adulare, emulatore senza invidia, giusto, leale, vegeto, agile, amabile, dotto, erudito: insomma un uomo da riuscire la compiacenza de’ genitori e l’esempio de’ concittadini”. Un progetto educativo davvero complesso e ricco, che, secondo Belli, le strutture educative romane non potevano svolgere. Questa esigenza si colloca dentro una sua approfondita ricerca di questioni psico-pedagogiche su testi antichi e moderni, classici ed europei, testimoniati dalle note del suo Zibaldone, da passi di lettere, dai sonetti romaneschi.

Il convegno ricostruisce la situazione pedagogica dello Stato Romano inserendolo all’interno delle riflessioni e del dibattito sulla scuola e l’educazione nell’Ottocento italiano ed europeo.

I sessione – L’educazione a Roma nell’Ottocento (presiede Davide Pettinicchio), ore 9

1.   Lorenzo Cantatore, Continuità e discontinuità nell’istruzione di base dalla Roma pontificia a Roma capitale;

2.   Paolo D’Achille, Il dialetto nella scuola postunitaria: una malerba da estirpare o una piattaforma su cui costruire l’italofonia?

3.   Hilda Girardet, Le scuole dell’Agro Romano.

            Coffee break

4.   Francesca Rosati, “Ma lo scànnolo grosso è nne le fijje”. Formare le fanciulle del popolo nella Roma pontificia;

5.   Matilde Esposito, “È la festa d’er zanto bbianco e nnero, che ffa li libbri, e cchi li legge, arrosto”. Censurare per educare nella Roma di Belli;

6.   Martina Ludovisi-Giulio Vaccaro, “Chene imparato t’hanno queli maestri ar seminario?”. La pedagogia dell’Ottocento in Alessandro Barbosi.

II sessione – Belli e l’educazione (presiede Laura Biancini), ore 15

1.   Ludovica Saverna, L’educazione giovanile di Belli. Roma tra collegio, accademie e università;

2.   Elio Di Michele, “Er giorno che impiccorno Gammardella”. Pedagogie popolari e antipedagogia nell’opera di Belli.

            Coffee break

3.   Luigi Giuliani, I luoghi dell’educazione di Ciro: Belli a Perugia;

4.   Marcello Teodonio, “Scola santa! E chi è che t’ha inventato?” Pedagogia e scuola nei sonetti di Belli.

In chiusura:

“Poi comincia er tormento de la scola”. Scuola, insegnanti, allievi nei sonetti di Belli, con Stefano Messina e Chiara Bonome.

Comitato scientifico: Marcello Teodonio, Laura Biancini, Elio di Michele, Luigi Giuliani, Martina Ludovisi, Davide Pettinicchio, Giulio Vaccaro.

Vi aspettiamo il 19 novembre 2024 a Roma, alla Fondazione Camillo Caetani, via delle Botteghe Oscure 32!

Il 996 – Belli da Roma all’Europa

Il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli ha il piacere di invitarVi domenica 24 ottobre alla Sala Squarzina del Teatro Argentina alle ore 11.00 per “Se er cielo s’oscura poi ariva la luna”. La poesia romanesca al femminile di Claudio Costa, un nuovo appuntamento con la rassegna Il 996 – Belli da Roma all’Europa a cura del Professor Marcello Teodonio, Presidente del Centro Studi.

Con le letture di Gemma Costa.

L’incontro presenterà una panoramica sulle poetesse in romanesco degli ultimi cento anni, considerando che non è possibile rimontare molto più indietro nel tempo e che non esiste per ora una storia che ne abbia illustrato il novero e il contributo alla letteratura dialettale romana.

Si descriveranno alcune presenze più significative mostrando le peculiarità di autrici quali, a modo d’esempio, Enrica Crescentini, Giulietta Picconieri, Maria Jatosti fino ad arrivare a Marta der III lotto e Sara G. esponenti del gruppo dei Poeti der Trullo.

Il percorso sarà condotto dando largo spazio alla lettura dei testi, che sono in generale poco conosciuti, per far udire queste voci femminili, mostrando come abbiano significativamente integrato il panorama dialettale romanesco.

L’ingresso è libero.

Vi aspettiamo!

Conversazione con gli autori

Il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli ha il piacere di invitarVi al Palazzo Besso il prossimo martedì 5 marzo alle ore 17.30 per la presentazione del libro I Granci della Marana. Irene Bernasconi e la casa dei bambini di Palidoro (1915), con le letture di Chiara Bonome.

Interverrà anche l’autore Elio Di Michele per discutere del suo libro con il Presidente del Centro Studi Marcello Teodonio.

Per chiedere ulteriori informazioni sull’evento e confermare la propria presenza si scriva all’indirizzo segreteria@fondazioneernestabesso.org

Vi aspettiamo!

“Roma Capomunni” – Momenti della storia di Roma tra lingua e dialetto

Il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli ha il piacere di invitarVi alla Biblioteca Borghesiana il prossimo lunedì 19 febbraio alle ore 17.00 per “Er papa, in quant’a Papa, è sempre quello” di Giuseppe Gioachino Belli. Roma, personaggi e interpreti, un nuovo appuntamento con la rassegna “Roma Capomunni” – Momenti della storia di Roma tra lingua e dialetto.

Con la partecipazione di Fabrizio Bartucca e le letture di Stefano Messina e Chiara Bonome.

Vi aspettiamo!



“Roma Capomunni” – Momenti della storia di Roma tra lingua e dialetto

Il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli ha il piacere di invitarVi alla Biblioteca Rugantino il prossimo giovedì 15 febbraio alle ore 17.00 per “Fa la ninna, cocco bello, finché dura sto macello” di Trilussa. Roma nella Prima guerra mondiale, un nuovo appuntamento con la rassegna “Roma Capomunni” – Momenti della storia di Roma tra lingua e dialetto.

Con la partecipazione di Claudio Costa e le letture di Gemma Costa.

Vi aspettiamo!

“Roma Capomunni” – Momenti della storia di Roma tra lingua e dialetto

Il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli ha il piacere di invitarVi alla Biblioteca Giordano Bruno il prossimo mercoledì 14 febbraio alle ore 17.00 per “Razzi e bombe fioccaveno!” di Cesare Pascarella. La Repubblica Romana del 1849, un nuovo appuntamento con la rassegna “Roma Capomunni” – Momenti della storia di Roma tra lingua e dialetto.

Con la partecipazione di Enzo Frustaci e le letture di Stefano Messina.

Vi aspettiamo!

“I nostri soldati! I nostri fratelli!” di Edmondo De Amicis. Roma, 20 settembre 1870.

Il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli ha il piacere di invitarVi alla Biblioteca Rugantino il prossimo giovedì 8 febbraio alle ore 17.00 per l’incontro dedicato a “I nostri soldati! I nostri fratelli!” di Edmondo De Amicis. Roma, 20 settembre 1870. Con la partecipazione di Laura Biancini e le letture di Maurizio Mosetti.

Il 20 settembre 1870 l’esercito piemontese entra a Roma. Ricostruiamo quei giorni, in particolare il 19, il 20 e il 21 settembre, dalle testimonianze dei protagonisti di parte romana e di parte italiana, tra cui Edmondo De Amicis.

Vi aspettiamo!

“Roma capomunni” – Momenti della storia di Roma tra lingua e dialetto

Il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli ha il piacere di invitarVi alla Biblioteca Casa dei Bimbi giovedì 25 gennaio alle ore 17.00 per Famo a capisse. Il romanesco per bambini, un nuovo appuntamento della rassegna “Roma Capomunni” – Momenti della storia di Roma tra lingua e dialetto dedicato ai bambini dai 7 anni in su!

Con la partecipazione di Gemma Costa e Flavia Bonanni.

Vi aspettiamo!