21 novembre 2022 ore 10:30, Biblioteca Vaccheria Nardi
Il convegno, organizzato dal Centro Studi Gioachino Belli in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Studi Romani, ha l’obiettivo di analizzare – alla luce dei moderni strumenti critici, linguistici e filologici – il rapporto tra Pier Paolo Pasolini e Roma, in particolare nel rapporto con il dialetto. Quest’ultimo rappresenta un elemento strutturale all’interno della produzione pasoliniana, sia nei romanzi e abbozzi, sia per ciò che riguarda la produzione saggistica e cinematografica. Gli interventi spaziano così dalla saggistica alla poesia, dalle sceneggiature agli epistolari, contribuendo a ridefinire un quadro a tutto tondo e lontano dall’oleografismo.
PROGRAMMA Prima Parte: “Pasolini e Roma, Roma in Pasolini” (ore 10,30). Moderatore: Marcello Teodonio
- Fabio Pierangeli, Pasolini davanti al carcere
- Fabrizio Bartucca, Le «canzonette» pasoliniane. Dal “Valzer della toppa” a “Cosa sono le nuvole”: le canzoni, i protagonisti, i luoghi
- Flavia Guidi, “La Divina Mimesis”: la morte del plurilinguismo
PROGRAMMA Seconda Parte: “Pasolini, il romanesco, i dialetti” (ore 15,00). Moderatore: Laura Biancini
- Claudio Giovanardi, Pasolini tra italiano e romanesco
- Kevin De Vecchis, Pier Paolo Pasolini e Cecilia Mangini: due non romani alle prese con il romanesco delle borgate negli anni Cinquanta
- Franco Onorati, Pasolini-Sciascia-Dell’Arco: un ménage à trois all’insegna del romanesco. Genesi de “Il fiore della poesia romanesca” (1952)
- Carolina Marconi, Pasolini-Dell’Arco, un carteggio sofferto