Agli amici del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli
Roma 29 marzo 2020
Cari amici,
certo in questi momenti così intensi e complicati parlare del nostro Centro Studi pare quanto meno strano, o comunque anacronistico, e prima di decidere di rivolgerci a voi ci abbiamo molto riflettuto. Poi però ha prevalso un atteggiamento, non di banale “fiducia” che le cose passeranno e tutto riprenderà come prima (e stavolta questo “come prima” appare davvero piuttosto difficile), ma di dialogo e di coerenza con noi stessi, e perciò con voi tutti.
In momenti come questi, lo sappiamo, l’umanità dà il meglio e il peggio di sé stessa: impegno e indifferenza, egoismo e generosità, disperazione e consolazione. E allora cosa bisogna fare? Molto semplicemente (e “semplicemente” vuol dire tutto) il nostro dovere, quello che ci identifica e che ci muove, ci impegna e ci spinge al dialogo, al confronto, al rispetto, nella direzione cioè d’una più profonda e autentica presa di coscienza di noi e di chi ci circonda.
Per questo noi continuiamo a fare il nostro dovere, e crediamo che voi continuiate a dare fiducia e forza al nostro progetto, perché, se ovviamente le nostre più immediate iniziative (a partire da quella del 31 marzo all’Argentina) sono cancellate, altrettanto ovviamente stiamo lavorando a mantenere quelle già programmate, e altre, di cui sarete comunque tempestivamente informati.
Grazie a tutti, e… forza!
Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli Marcello Teodonio