10 gennaio 2022
Come i governi rendono note le decisioni prese.”Er congresso tosto”
10 gennaio 2022
Come i governi rendono note le decisioni prese.”Er congresso tosto”
Il Lunario belliano è un vero lunario, come lo chiamavano nell’Ottocento. Ovviamente non ci sono predizioni sul futuro, ricette del giorno, previsioni meteo, ma sempre e soltanto la parola e i versi di Belli, che appunto segnano e sottolineano appunto i momenti della vita dell’anno.
E’ una iniziativa che non a caso parte proprio alla fine di questa “annata sana de batoste”. Un’annata magra, insomma, cui speriamo subentri un periodo più sereno, anche se, come dice Belli in un sonetto scritto proprio il 31 dicembre, sembrerebbe proprio che c’è poco da sperare, giacché “Dio benedetto ha in paradiso / antri gatti a pelà che sentì noi”. Però è lo stesso Belli che, come sappiamo, accetta questo stato delle cose per proporre appunto la sua visione del mondo e della vita all’insegna della consapevolezza e perciò della “allegria”.
A cura del prof. Marcello Teodonio, Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli.
Video editing di Maurizio Mosetti.
Nel 2021 è stato avviato un programma di digitalizzazione dei volumi promossi dal Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli a partire dalla sua fondazione. Le monografie, consultabili in forma integrale e gratuita, saranno periodicamente caricate nella pagina Libri. Ad oggi sono disponibili i seguenti titoli:
Si sta procedendo, parallelamente, alla digitalizzazione della nostra rivista: i numeri de “Il Belli” e “il 996” già in rete si possono scaricare gratuitamente dalla pagina “il 996”.
La lingua della verità. La letteratura in romanesco da Belli ai giorni nostri
Lunedì 20 dicembre, alle ore 17,00, si svolgerà il primo di una serie di incontri che il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli organizza con il Sistema Biblioteche di Roma. L’incontro sarà tenuto dal prof. Marcello Teodonio con letture di Stefano Messina alla Biblioteca G. Marconi (via Gerolamo Cardano 35, 00146 Roma): “La vita dell’Omo”. La poesia di Giuseppe Gioachino Belli.
Martedì 21, alle ore 16,00, sempre alla Biblioteca G. Marconi, il prof. Claudio Costa terrà una conversazione su Trilussa a 150 anni dalla nascita.
Clicca qui per il programma completo
Carissimi,
lunedì prossimo, 13 dicembre, alle ore 16, nel foyer del teatro Valle, il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli ricorda la personalità di Gigi Proietti con un incontro in cui due suoi allievi, Claudio Pallottini e Marco Simeoli, ne parlano raccontando episodi della frequentazione con il maestro (attore, cantante, regista, autore di testi, organizzatore di teatro – scuole, sale, spazi – e di eventi), e ne interpretano poesie e prose (memorie, racconti), in romanesco e in italiano. Un pomeriggio che vuol essere un omaggio a un grandissimo del teatro e della cultura italiana contemporanea.
Con questo incontro chiudiamo le nostre proposte per il 2021. Ma l’anno prossimo, 2022, continueremo a offrire incontri insieme al teatro di Roma.
A tutti un buon 2022!
Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli
Marcello Teodonio
*******
CENTRO STUDI GIUSEPPE GIOACHINO BELLI
In collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale
IL 996 DA ROMA ALL’EUROPA
a cura di Marcello Teodonio
“A me me piace”
Omaggio leggero leggero a Gigi Proietti
con Claudio Pallottini e Marco Simeoli
lunedì 13 dicembre 2021, ore 16,00
foyer teatro Valle
ingresso consentito nel limite di 30 posti
per prenotarsi cliccare sul link https://forms.gle/sG784s1KTwjEkmrR9
è consentita una prenotazione per ciascun partecipante
SUPER GREEN PASS OBBLIGATORIO da esibire all’ingresso
coloro che non fossero in possesso di certificazione verde Covid-19 non avranno accesso alla sala – per maggiori informazioni consulta le linee guida del Teatro di Roma.
Cari amici,
mercoledì 17 novembre alle ore 16 ci incontreremo nel foyer del teatro Valle per presentare il libro con il quale il nostro Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli ha voluto segnare la ricorrenza del centocinquantesimo anniversario della nascita di Trilussa: un libro curato dal massimo studioso del poeta romano, il nostro Claudio Costa, nel quale dodici studiosi hanno ognuno affrontato uno dei dodici libri di Trilussa.
Grazie sempre dell’affetto e della simpatia con cui ci seguite, e a presto incontrarci per un altro appuntamento.
Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli
Marcello Teodonio
*******
CENTRO STUDI GIUSEPPE GIOACHINO BELLI
In collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale
IL 996 DA ROMA ALL’EUROPA
Paolo D’Achille – Alda Spotti presentano il libro
“E seguito er cammino cor destino in saccoccia”
Trilussa libro per libro
a cura di Claudio Costa
Editore Castelvecchi 2021
letture di Gemma Costa
mercoledì 17 novembre 2021, ore 16,00
foyer teatro Valle
Cari amici,
martedì prossimo 26 ottobre si svolgerà la seconda giornata del convegno che dedichiamo a Trilussa, secondo il programma disponibile al seguente link.
Alla fine delle due sessioni ci sarà una lettura di testi di Trilussa da parte di Stefano Messina (la mattina) e Maurizio Mosetti (il pomeriggio).
Il link per connettersi è https://bit.ly/2ZoXhZq
Grazie a tutti per l’attenzione con cui seguite le nostre iniziative.
Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli
Marcello Teodonio
Cari amici,
finalmente riprendiamo i nostri appuntamenti all’Argentina!
E allora per festeggiare questa ripresa, che avverrà
mercoledì 13 ottobre, ore 16, alla Sala Squarzina del teatro Argentina,
abbiamo pensato di dedicare questo primo incontro a un confronto tra i due massimi poeti in romanesco, Belli e Trilussa (di cui quest’anno ricorre il 150esimo della nascita), per verificarne caratteristiche e differenze:
“Noi pe ggrazzia de Ddio semo Romani”
Giuseppe Gioachino Belli e Trilussa: poesie a confronto
Con l’occasione vi presenteremo le nostre iniziative e le nuove pubblicazioni.
Vi aspettiamo!
Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli
Marcello Teodonio
***
CENTRO STUDI GIUSEPPE GIOACHINO BELLI
In collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale
IL 996 DA ROMA ALL’EUROPA
a cura di Marcello Teodonio
Marcello Teodonio
“Noi pe ggrazzia de Ddio semo Romani”
Giuseppe Gioachino Belli e Trilussa: poesie a confronto
letture di Stefano Messina e Maurizio Mosetti
mercoledì 13 ottobre 2021, ore 16,00
sala Squarzina teatro Argentina
Cari amici,
in occasione del 150° anniversario della nascita di Trilussa, il Centro Studio Giuseppe Gioachino Belli organizza il convegno di studi “La strada è lunga”. Trilussa a 150 anni dalla nascita: l’uomo, il poeta, il narratore, l’intellettuale, il personaggio nelle giornate del 5 e del 26 ottobre 2021.
A causa delle note questioni, si potrà assistere al convegno solo a distanza, in streaming al seguente indirizzo: https://bit.ly/2ZoXhZq
Grazie a tutti dell’attenzione, e a presto incontrarci
Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli
Marcello Teodonio
INFORMAZIONE PER I DOCENTI
La partecipazione al convegno sarà utile come formazione per i docenti per un totale di ore 8 per la prima sessione, e di ore 8 per la seconda sessione. Sarà rilasciato attestato di frequenza valido per gli usi consentiti. Si invitano i docenti a comunicare la loro presenza e a fornire l’elenco degli studenti partecipanti (e a verificarne le presenze durante gli incontri) all’indirizzo: centrostudiggbelli@gmail.com
Anche per gli studenti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
*****
Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli
Istituto Nazionale di Studi Romani
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
CLICI Università di Roma “Tor Vergata”
Accademia dell’Arcadia
Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea-CNR
CONVEGNO DI STUDI
“La strada è lunga”.
Trilussa a 150 anni dalla nascita: l’uomo, il poeta, il narratore, l’intellettuale, il personaggio
Erano passati dieci anni dall’Unità d’Italia, otto dalla morte di Belli, e soltanto uno dal 20 settembre, quando nacque quello che sarebbe diventato l’assoluto protagonista della poesia in romanesco della prima metà del Novecento, Carlo Alberto Salustri, il quale userà come nome d’arte l’anagramma del proprio cognome. Trilussa nacque da padre nativo di Albano e madre bolognese: è dunque l’espressione di quella enorme trasformazione che Roma stava subendo in quello scorcio di secolo, da piccola capitale di un regno universale sopravvissuta a sé stessa a grande città moderna capitale di un giovane stato. La sua vocazione alla poesia è precocissima sì che già a venti anni diventa non solo il più popolare poeta romano, noto e stracitato anche fuori le mura della ex città santa, ma anche uno dei punti di riferimento di tutti gli scrittori che intanto si andavano affacciando a Roma, per tentare di conquistarla o per esserne conquistati (D’Annunzio), magari per poi prenderne le distanze. Questo ruolo gli venne riconosciuto quasi malgrado lui stesso, ma al tempo stesso egli non fece nulla per toglierselo di dosso: anzi alcune sue abitudini esistenziali (le notti e le osterie, la mancanza di un lavoro stabile, la mai smentita scelta per una vita da scapolo) ne facevano una specie di bohémien sopravvissuto, che peraltro viveva la propria scelta non con l’ostentato sogno alternativo dei poeti maledetti, ma con il disincanto tutto romano di chi vede la propria e altrui esistenza dall’alto di una saggezza superiore. In realtà Trilussa volge il suo sguardo distaccato su tutto, e non c’è individuo (i potenti, i “bottegari”, il popolo, i preti, e lui stesso) o valore (la giustizia e la fratellanza, il progresso e la libertà) che scampi al suo scetticismo che si elabora grazie alla sua notevole perizia di usare il comico nelle più varie sfumature, dal farsesco all’umoristico, dal ridicolo al satirico, andando a scoprire e pungere i difetti che caratterizzano l’uomo di ogni tempo. Due valori però rimangono costantemente praticati e mai irrisi: la condanna della guerra, vero «macello» la cui prima e vera vittima rimane il popolo innocente, e l’esercizio della memoria, operazione peraltro malinconica e non consolatoria, giacché non riscatta ma semmai rende ancor più lontano il presente. E visto che neanche l’aldilà offre prospettive, si coglie quanta desolazione e quanto pirandelliano umorismo ci sia in queste poesie che parlano di animali, di una città tutta interiore, di un’umanità piccola o piccolissima schiacciata inesorabilmente dalla storia: «La strada è lunga, ma er deppiù l’ho fatto: / so dov’arrivo e nun me pijjo pena» (La strada mia).
Il percorso che Trilussa compie (e fa compiere alla poesia in dialetto) va dagli epigoni belliani, Ferretti e Zanazzo, alla cifra “ermetica” e simbolista di dell’Arco, mentre intanto la poesia in lingua da Carducci giungeva a Montale e Caproni attraverso Gozzano e Ungaretti. Che ne fosse consapevole o no, Trilussa trasforma lo statuto della lingua poetica dialettale in una prospettiva molto lontana da quella praticata dal coetaneo e “ottocentesco” Pascarella: la turgida parola romanesca, la “serciata” di Belli, così stancamente imitata dagli epigoni, subiva un processo che la allontanava sempre più dalla dialettalità bassa e la collocava dentro le coordinate della lirica d’arte novecentesca.
Descrizione del convegno
In occasione del 150° anniversario della nascita del celebre poeta romano Carlo Alberto Salustri (26 ottobre 1871- 20 dicembre 1950) meglio conosciuto come Trilussa, il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli organizza un convegno di studi in due giornate per ricordare la figura dell’illustre concittadino romano per rendere omaggio alla sua memoria e ricordare quanto sia ancora attuale la sua opera poetica e letteraria.
Le due giornate, da tenersi nel mese di ottobre 2021, sono organizzate in collaborazione con l’Istituto Nazionale Studi Romani, l’Università di Tor Vergata e l’Accademia dell’Arcadia.
La prima giornata del convegno sarà dedicata all’Archivio Trilussa di cui il Museo di Roma in Trastevere possiede la parte più consistente, circa 10.000 documenti tra fotografie, cartoline, lettere, telegrammi, disegni e una corrispondenza di tipo amministrativo come contratti, fatture ed altro. Altre parti significative dell’Archivio Trilussa sono conservate presso l’Istituto Nazionale degli Studi Romani, a Milano presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, a Bologna presso l’Archivio del regista Alessandro Blasetti, e a Roma presso l’Accademia dei Lincei, e al fondo Ceccarius della Biblioteca Nazionale Centrale. L’intento della sessione è quello di ricomporre idealmente, nella sua interezza, tutto l’Archivio Trilussa attraverso gli interventi dei responsabili delle varie istituzioni, pubbliche e private, che ne conservano i materiali al fine di ottenere una inedita visione d’insieme tra la corrispondenza ricevuta e inviata dal poeta.
Nella seconda giornata saranno approfonditi gli aspetti relativi all’uomo e al poeta Trilussa all’interno del contesto storico nazionale e internazionale, affidando i contributi a docenti universitari, critici letterari, saggisti, storici, che sono oggi i massimi studiosi del poeta.
Cari amici,
anche quest’anno, nonostante le obiettive difficoltà in cui ci si muove, riusciamo a stare insieme per ricordare il giorno della nascita di Belli, grazie alla cortesia del Presidente, il prof. Gaetano Platania, e la direttrice, dott.ssa Letizia Lanzetta, dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, che qui ringrazio.
Ci vediamo dunque
martedì 7 settembre alle ore 17
nel cortile dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, piazza dei Cavalieri di Malta 4.
Dedicheremo l’incontro alla figura di Trilussa, di cui quest’anno si ricorda il 150esimo della nascita.
E seguito er cammino / cor destino in saccoccia
Ci accompagneranno in questo percorso il massimo esperto della poesia di Trilussa, il nostro Claudio Costa, e gli attori Gemma Costa e Maurizio Mosetti.
Per le note questioni legate all’attuale situazione, potranno accedere all’evento soltanto i primi 40 (quaranta) amici che daranno la loro adesione al seguente modulo:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScAFT1aUkiNz8RRWBOQx2iZ2LAxMLUL3hWbvjH72LttURUJug/viewform
Ricordo che per poter accedere si dovrà procedere ai controlli del green pass e della temperatura.
Grazie a tutti e a presto rivederci!
Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli
Marcello Teodonio